giovedì 6 ottobre 2011

No disperazione, no accordo.

Il super incontro di ieri, il tanto atteso doomsday è stato una giornata come altre. Si è solo cambiata la data a questo giorno del giudizio, ovvero lunedì prossimo, quando, in caso di mancato accordo, salteranno le prime due settimane di regular season.
La preseason è ufficialmente saltata del tutto. La NBA dichiara che ciò provocherà una perdità di 200 milioni dollrari, immaginiamoci cosa vorrebbe dire perdere due settimane di stagione o 4 o mezza stagione o tutta...

E' vergognoso l'atteggiamento dei proprietari. Su twitter Amar'e ha detto "boicotteremo", chi o cosa non è chiaro, ma non è una cima Stat, ma il termine è corretto. E' quello che dovremmo fare noi tifosi verso questi paperoni sbruffoni che vogliono stravincere nel nuovo CBA per mettere una toppa ai mille debiti causati dalla loro pessima gestione.
Spero che i tifosi americani preferiscano le partite in TV e lascino i palazzetti vuoti. Questo atteggiamento borioso è al pari di Lebron in The situation. Stanno esasperando e rompendo i cosiddetti, come fece James. La gente ne ha piene le tasche e si sta mettendo il cuore in pace di perdere la stagione, dimostrando però tutto il suo risentimento. E' una perdità di immagine per l'intera lega. Bisognerebbe essere forti e dire No, boicottare appunto. Ma siamo troppo deboli e addicted alla nostra passione e anche se dovessero stare fermi per 3 anni, discutere tra loro "dollarandosi", e prendendo per il culo noi, alla fine torneremo e anzi, godremo nel poter rivedere i nostri beniamini.
Non è solo questione dei fans che poracci non sapranno che fare, ma anche di lavoratori nelle arene, assistenti, trainer, impiegati, e anche di quei giocatori della fascia medio bassa che un contratto in Cina, Inghilterra o Gibuti non lo strapperanno mai.

E questo potrebbe portare alla grande frattura, già in atto forse, all'interno del NBPA. Dove i Kobe and co. mostrano indignazione ma poi vanno a casa a fare il bagno nei dollari (o negli Euro o nello Yen cinese) mentre i Battier and co. avrebbero bisogno di giocare e tornare in attività.
Questo potrebbe portarli a invocare un'accordo, anche con BRI davvero basse e quindi dare una mano ai proprietari.
Finchè non ci sarà disperazione, non ci sarà accordo e la disperazione arriverà ben più avanti, quando gli assegni mancheranno.

Le cose positive: dopo la riunione Hunter, inferocito e aggredito anche dai suoi difesi, ha detto che non ci sarà un incontro entro i prossimi 2 mesi o se si è fortunati entro un mese. Il che significherebbe ufficialmente stagione corta. Ma oggi le cose sembrano diverse, perchè appunto ci saranno incontri prima di lunedì, ancora e come non è dato sapere.
E ancora: i giocatori sono scesi al 53% sulle BRI, dal 56 di partenza. I proprietari dal 46 al 47 e, pare, alla fine anche un 50.

Sheridan dice che sulle % delle BRI è andata così: i giocatori hanno detto 53, i proprietari hanno detto 47. I giocatori hanno lasciato la sala furenti dirigendosi in quella a fianco dove c'è stata una discussione accesa e rumorosa, al che, Stern ha bussato e ha detto "che ne dite allora del 50-50?" che è sembrata quasi una presa in giro e li è finito il meeting.
Con l'abbassamento delle BRI dal 56 al 53, i giocatori darebbero ai presidenti ben 175 mil l'anno e 1.1 bilioni in 6 anni. E non va bene. Ma cosa vogliono?
Purtroppo bisogna ancora capire, se sia prudente ostentare ottimismo o lasciarsi andare all'isteria o alla rassegnazione. Ci tengono per l'amo, e noi aspettiamo.

Nessun commento:

Posta un commento